mercoledì 8 marzo 2017

BENEFICI DEL REIKI DA UN PUNTO DI VISTA MEDICO

Condivido alcune parti dell'intervista rilasciata dalla dott.ssa MariaGiovanna Luini.
Da varie valutazioni emerge che il Reiki ha diversi benefici: è coadiuvante nella terapia del dolore, stimola l’autoguarigione naturale e l’armonia psichica, favorisce il flusso energetico in tutto il corpo, genera un profondo rilassamento ed è complementare ad altri trattamenti medici. In alcuni ospedali del mondo emerge come il Reiki sia efficace nelle terapie del dolore, nell'assistenza pre e post operatoria, durante i trattamenti chemio e radioterapici del malato oncologico. Cosa può dirci in merito?
«Esiste anche in alcuni ospedali italiani, sta prendendo piede e ne sono felice. A lungo ho insistito perché anche in IEO (Istituto Europeo di Oncologia) il Reiki fosse adottato, ho fiducia che accadrà perché ho colleghi molto sensibili e attenti. Sono studiosa di Energia da anni e Grand Master Reiki, cioè Master in numerose tecniche Reiki, e ho conseguito le certificazioni di Practitioner in Reconnective Healing (la tecnica che uso al di fuori di IEO): metto insieme le terapie energetiche alle specializzazioni mediche e al Master in chirurgia senologica, ovviamente separando luoghi e contesti. Conosco anche la Pranic Healing, Theta Healing e via così: per chi non conosce sono nomi, di fatto si tratta di processi meravigliosi di interazione tra noi e l’Energia universale. Per semplificare si parla di pranoterapia: la cura con l’imposizione delle mani. Sono tante tecniche che, partendo da punti di vista simili ma non uguali, si basano sull’enorme intelligenza dell’Energia Universale, un’energia meravigliosa a disposizione di tutti, tangibile e presente.
I risultati delle terapie energetiche insieme alle cure di medicina tradizionale a volte sono sorprendenti, e non solo nell’alleviare il dolore».
Chiunque può praticarlo anche in abbinamento ad altre tecniche naturali o mediche?
«A tutti è dato di esplorare l’Energia Universale, certo. A tutti è dato di studiarne gli effetti e i metodi di interazione con gli esseri viventi. Le tecniche di cura con l’Energia prevedono anche l’autotrattamento e questo è meraviglioso: lo stesso vale per i fiori di Bach, scoperti dal medico Edward Bach e concepiti proprio per l’automedicazione. Quando tratto le persone che si rivolgono a me per ricevere una o più sessioni energetiche spendo sempre un po’ di tempo per invitare all’autotrattamento: è bellissima esplorare i benefici dell’Energia con calma, da sé».
È utile anche a livello professionale perché fortifica la mente, aiuta a sciogliere le ansie da prestazione e la capacità di gestire situazioni di stress e di conflitto, quindi elimina le tensioni creando un ambiente aziendale sereno tra i collaboratori. Può essere utile inserirlo in azienda?
«Secondo me più utile sarebbe la meditazione, ma in un mondo ideale sarebbe bello avere anche Reiki o una tecnica simile. Non ho dubbi che il personale di un’azienda, dai vertici fino alla base, possa avere migliori relazioni reciproche e risultati molto più alti con l’equilibrio della meditazione e l’intelligenza dell’Energia Universale. Per non parlare del miglioramento dell’atmosfera globale: in alcune aziende ormai il clima è giunto a livelli prossimi alla rottura perché non si è badato alla qualità della comunicazione e dei rapporti interni. Come è noto, alcune grandi aziende orientali impongono ai top manager meditazione e tecniche di rilassamento o autotrattamento Reiki».

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