giovedì 28 gennaio 2016

Palo Santo - Incenso Sacro

La Bursera Graveolens, comunemente chiamata in Sudamerica “Palo Santo”, è un albero selvatico endemico delle Isole Galapagos, che si trova normalmente anche sulle coste di Ecuador e Perù. Il suo legno è da sempre utilizzato per fumigazioni sia a livello popolare che sciamanico, per profumare e purificare gli ambienti e nelle capanne del sudore.
Diversamente da quanto si pensa, il legno di Palo Santo non è tutto uguale. Ci sono diverse qualità di legno che hanno diverse intensità di profumo.
Una delle prime condizioni che determinano le caratteristiche olfattive del legno è la zona di crescita dell’albero. Il legno cresciuto sulle coste dell’Ecuador è diverso sia per colore che per profumo da quello cresciuto sulle coste del Perù. Essendo originario delle Galapagos (isole che si trovano di fronte alle coste dell’Ecuador) il suo ambiente ideale si trova proprio nelle regioni del Manabì e di El Oro in Ecuador dove, grazie alle particolari condizioni climatiche, gli alberi si saturano di olio essenziale in modo perfetto e raggiungono la concentrazione e l’equilibrio di terpeni e limonene migliore.
Altra condizione fondamentale e determinante nella saturazione di olio essenziale e quindi nell’ottenimento di un legno intensamente profumato è la permanenza del legno stesso a terra per almeno 6 anni (l’ideale è dai 6 ai 10 anni) dopo la morte naturale della pianta, che avviene dopo circa 80 anni di vita e per saturazione di olio essenziale. Questa permanenza a terra fa sì che le mucillaggini e i funghi presenti nel terreno di crescita dell’albero coprano il legno e diano vita ad una sorta di fermentazione naturale che rende intenso e persistente l’aroma del Palo Santo.
Una ulteriore differenza poi di concentrazione di olio essenziale, quindi anche di peso, profumo, colore, è data dalla parte dell’albero che viene selezionata: chiaramente le parti dell’albero più vicine al tronco sono le più pregiate, le più profumate ma anche le più costose, in quanto la concentrazione maggiore di olio essenziale le rende più pesanti; in questo caso si parla di “Palo Santo Seleccion”, accuratamente selezionato.
Le parti dell’albero più distanti dal tronco sono comunque profumate e normalmente utilizzate per buone fumigazioni ed in questo caso si parla di “Palo Santo Popular”.
L’albero di Palo Santo è un esempio concreto e pratico della relazione perfetta che ci può essere fra essere umano e natura: l’essere umano si occupa e preoccupa della natura, lasciandola nascere, crescere, vivere e morire senza interferire (il Palo Santo non viene tagliato dall’essere umano!) e, dopo la morte, ciò che è perfettamente nato, cresciuto, vissuto e morto si occupa dell’essere umano donandogli un perfetto strumento di connessione con tutto ciò che può essere considerato spirituale.
Infatti la vibrazione energetica di questo legno,è molto sottile e garantisce purificazioni energetiche di altissima qualità. Il suo profumo tocca corde emotive profonde, aiutando a rimuovere i blocchi che impediscono il flusso armonico dell’energia vitale e creativa.
Inoltre… Il Palo Santo assomiglia all’essere umano: vive circa 80 anni e ha piante maschili e piante femminili.
Le piante maschili hanno un legno che presenta fibre parallele ed è facile tagliarlo a mano; è quello che solitamente si utilizza per creare i bastoncini da bruciare.
Le piante femminili presentano delle formazioni a “rosetta”; tagliandolo trasversalmente si ottengono fette bellissime che possono essere utilizzate per realizzare monili o decorazioni.
Il meraviglioso, particolare e intenso profumo del Palo Santo è la sua garanzia di “sostenibilità” perché solo se:
E’ cresciuto in una zona a lui congeniale
E’ morto naturalmente, senza intervento umano in nessuna fase
E’ rimasto a terra per almeno 6 o 7 anni, senza intervento umano
E’ stato selezionato da persone che lo amano e lo conoscono
avrà un profumo e un colore persistente e intenso.

FONTE "MANDORLO EDIZIONE"


Nessun commento:

Posta un commento